Descrizione
ISBN 9788888926728
Prima edizione 2013.
L’AUTORE
Il domenicano francese Réginald Garrigou-Lagrange (1877-1964),autore di importanti opere di filosofia della conoscenza, di teologia dogmatica e di spiritualità, è una figura di spicco del movimento neo tomistico promosso da papa Leone XIII nel 1879 con l’enciclica Aeterni Patris. Agli inizi del Novecento polemizzò con gli studiosi cattolici favorevoli alle tesi del modernismo teologico, condannato da san Pio X nel 1907 con l’enciclica Pascendi. Influì sulla decisione di Jacques Maritain di allontanarsi dalla scuola di Henri Bergson per unirsi ad altri filosofi francesi, come Étienne Gilson, impegnati a recuperare il realismo metafisico di Tommaso d’Aquino. Garrigou-Lagrange ha insegnato per molti anni a Roma, presso l’Ateneo “Angelicum”, dove ha anche diretto la tesi dottorale di Karol Wojtyla,il futuro papa Giovanni Paolo II.
DESTINATARI
Studiosi di filosofia e di teologia, sacerdoti, catechisti, docenti di Religione cattolica.
L’OPERA
Dal punto di vista storico-filosofico, questo denso trattato di Garrigou-Lagrange costituisce un’importante novità in seno al movimento neotomistico, in quanto porta al centro della questione critica la nozione moderna di “senso comune”, mai tematizzata nel tomismo classico. Anche dal punto di vista teologico-fondamentale l’opera è stata e resta un decisivo contributo all’ermeneutica del dogma,avendo dimostrato come sia impossibile l’unità nella fede senza un’univoca e giustificata interpretazione delle formule dogmatiche, interpretazione che a sua volta non è possibile se non si tiene conto del contenuto metafisico delle verità soprannaturali, materialmente coincidente con le certezze naturali del senso comune, e quindi rapportabili a quelle premesse razionali della fede nella Rivelazione che Tommaso d’Aquino denomina “praeambula fidei”.
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