Descrizione
Il testo
Il problema della natura della conoscenza astrattiva e del suo rapporto con l’esperienza sensibile è senza dubbio uno dei temi più importanti della storia del pensiero occidentale e diviene fondamentale soprattutto a partire dall’età moderna.
L’intelletto ha il potere di cogliere essenze universali dalle cose del mondo ed elaborare, a partire da esse per mezzo di inferenze logiche, ulteriori conoscenze, altrettanto universali; un potere che rende l’uomo in qualche misura autonomo rispetto alla contingenza del dato concreto e pertanto intrinsecamente libero.
Con questo lavoro, l’Autore s’impone un doppio compito: il primo è di carattere storico, e consiste nel cercare di offrire al lettore una sintesi generale di quelle che ritiene essere le principali proposte in cui si articola il neotomismo; il secondo scopo è quello di tentare di focalizzare come il tomismo abbia nella sua posizione gnoseologica di partenza delle aporie che rendono ogni sua fondazione critica un programma fallimentare.
L’Autore
Massimiliano Del Grosso (Benevento 1979) ha conseguito il titolo di dottore in Filosofia con specializzazione di indirizzo gnoseologico presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, e la laurea in Scienze filosofiche presso l’Università Federico II di Napoli. Insegna materie filosofiche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Benevento.
Per la nostra casa editrice ha pubblicato il saggio Il senso comune e il rapporto tra filosofia e teologia (2007), Logica della Rivelazione (2016) e Metafisica dell’eros (2017).