Descrizione
I cinque anni trascorsi dalle due prime edizioni di questo trattato (2012) hanno visto la crescente egemonia culturale esercitata dalla falsa teologia dialettica sulla cultura cattolica e anche sul linguaggio di alcuni documenti del Magistero.
Ciò ha reso ancora più necessaria la critica epistemologica che qui viene condotta, senza pregiudizi ideologici e con estremo rigore scientifico, per dimostrare come siano teologicamente infondate tutte quelle ri-formulazioni della fede cristiana che, per motivi meramente pragmatici, mettono da parte la logica del realismo metafisico e assumono come esclusivo paradigma l’immanentismo storicistico della filosofia religiosa di Kant, di Hegel, di Schelling, di Kierkegaard, di Heidegger.
In questa terza edizione del trattato viene messo anche in evidenza come la falsa teologia cattolica abbia incautamente recepito l’immanentismo e lo storicismo di quei sistemi filosofici attraverso il diretto influsso da essi esercitato sui maggiori teologi protestanti del Novecento (Paul Tillich, Karl Barth e Rudolf Bultmann).
L’AUTORE
Antonio Livi, accademico di S. Tommaso, è stato decano della facoltà di Filosofia dell’Università Lateranense ed è presidente dell’ISCA (International Science and Commonsense Association). In questo trattato di epistemologia teologica sono convogliati i suoi studi di logica aletica, iniziati con Il cristianesismo nella filosofia (1969) e proseguiti con Il principio di coerenza (1976), Verità del pensiero. Senso comune e logica epistemica (2002), Razionalità della fede nella Rivelazione (2007), Filosofia del senso comune. Logica della scienza e della fede (2010) e Le leggi del pensiero. Come la verità viene al soggetto (2016).
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