Descrizione
(2002, pp. 40, prezzo € 8,00)
Il VOLUME
«A nessuno sfugge che due minacce incombano oggi sugli studi filosofici e teologici: lo “sradicamento” e la “frammentazione”.
In un mondo sempre più tentato di scollarsi dalle sue radici storiche e culturali, il rischio è grande, all’interno della Chiesa, di vedere gettate nel dimenticatoio molte delle affermazioni considerate basilari dai nostri Padri. In una società in cui il sapere e l’informazione sono “esplosi”, il pericolo è reale che anche gli studenti delle scienze sacre non siano più aiutati a vedere il nesso tra le varie discipline.
A questo si aggiunge l’estraniamento rispetto alle lingue classiche. Siamo sinceri: quale percentuale di studenti di teologia e filosofia consultano oggi direttamente gli Enchiridia che i nostri predecessori avevano elaborato?
Questo piccolo sussidio fornisce un’agile antologia di “sentenze” (una sorta di “minima latina”), sperando di contribuire non solo a dare il gusto della Tradizione e dello studio della “lingua ecclesiastica”, ma anche ad agevolare la possibilità di una visione d’insieme (“pan-oramica”) delle varie discipline, nonché la fissazione nella memoria di alcune sintetiche cognizioni.
Oltre che come florilegio per l’apprendimento del latino, il fascicolo qui proposto è indicato come manuale di supporto per un corso propedeutico agli studi filosofico-teologici (cfr Optatam totius 14) o anche per i Seminari di Sintesi; esso suppone la figura imprescindibile del Magister o Tutor, che in una dinamica di traditio orale aiuti i giovani studenti a tradurre e commentare in modo sapienziale alcune delle più belle e significative sentenze della tradizione cristiana (Padri, Dottori, Magistero).
L’ordine delle sentenze segue il Cursus Studiorum tradizionale, in cui sono situati i vari corsi all’interno di una concezione unitaria (ispirata alla teologia dell’Exitus a Deo e Reditus in Deum) dell’Economia della Salvezza».
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