Descrizione
(2003, pp. 89)
IL VOLUME
Nell’affrontare il complesso problema dell’autocoscienza di Cristo, il teologo cardinal Parente ha fatto ricorso alla metafisica della persona e della conoscenza piuttosto che alle ipotesi meramente psicologiche. Le sue tesi sono così in sintonia con quella secolare tradizione teologica (da Agostino a Tommaso) che di fronte al mistero del Verbo incarnato ha cercato 1′ intellectus fidei servendosi delle categorie metafisiche della filosofia cristiana.
L’AUTORE
Raffaele Pettenuzzo, nato a Sandrigo (Vicenza) nel 1960, si è laureato a Padova con una tesi sull’idealismo di Hegel a confronto con quello di Schelling. Successivamente ha conseguito il dottorato in Filosofia a Parigi e il dottorato in Teologia a Roma. Attualmente si dedica allo studio dei rapporti tra filosofia e teologia nel pensiero cristiano del Novecento. Ha pubblicato presso la nostra casa editrice due volumi su Enrico Castelli (E. Castelli: I. Senso comune e filosofia dell esistenza, 2001; II Senso comune e demitizzazione, 2002). Collabora alla rivista internazionale Sensus communis.
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