Descrizione
ISBN 978-88-88926-73-5
Prima edizione 2013.
CONTENUTO
ll relativismo, come rilevano unanimemente gli studi di sociologia della conoscenza, è la cultura oggi dominante, quella che orienta in tutto l’Occidente il costume sociale e l’etica pubblica, fino al punto da costituire il linguaggio stesso delle ideologie politiche. Il relativismo non è una posizione teoretica ma un atteggiamento della mente e della volontà di molte persone del nostro tempo, le quali dipendono, spesso inconsciamente, dal pensiero di quei filosofi di fine Ottocento e del Novecento che hanno teorizzato il nichilismo, ossia la critica di tutti i valori, a cominciare dalla verità. I più influenti promotori del nichilismo filosofico (i tedeschi Nietzsche e Heidegger) hanno trovato un efficace divulgatore nell’italiano Gianni Vattimo, che tra l’altro ha coniato la fortunata formula del “pensiero debole”. Le ragioni del relativismo, esaminate criticamente, appaiono paradossali e contraddittorie, come lo sono tutte le forme storiche dello scetticismo, ma non mancano di qualche rilevamento fenomenologico che può essere utilizzato dalla riflessione filosofica, quando sia sinceramente intenzionata a riconoscere le verità iniziali contenute nell’esperienza comune e a ricercare quelle verità ulteriori che siano accessibili alla “ragione ragionante”, pur nei suoi innegabili limiti costitutivi.
DESTINATARI
Pubblico colto in generale, studiosi di sociologia, dottrine politiche, filosofia e di teologia, sacerdoti, catechisti, docenti di Religione cattolica.
L’AUTORE
Francesco Coralluzzo (Salerno 1974) è socio dell’ISCA (International Science and Commonsense Association) e insegna Filosofia nell’Istituto Teologico di Salerno. Un primo intervento sull’argomento di questo suo libro è costituito dal saggio Senso comune e ricerca della verità. Contro il relativismo (Roma 2006). Ha inoltre pubblicato un importante saggio di estetica (La percezione della bellezza, Roma 2008).
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