In questa collana sono già apparsi numerosi saggi teologici che orientano alla corretta ermeneutica dei documenti dottrinali che la Chiesa
ha proposto negli anni che sono seguiti alla conclusione del Concilio ecumenico Vaticano II (1962-1965). Il presente volume costituisce un necessario contributo alla retta interpretazione della dottrina stessa del Concilio, avendo presente l’acceso dibattito in corso, che talvolta è viziato da categorie non propriamente teologiche ma piuttosto ideologiche.
In particolare viene fatta chiarezza su tre questioni di vitale importanza per la fede cattolica: il concetto di “Magistero ordinario e universale”, la nozione di «continuità nell’unico soggetto-Chiesa» (Benedetto XVI) e la considerazione storica dell’evento conciliare come «novella Pentecoste». Dalla comprensione di queste tematiche deriva la possibilità di interpretare correttamente la dottrina del Vaticano II in piena coerenza con la Traditio Apostolica e con il Magistero nel suo insieme, specie con i suoi documenti dichiarati “autentici” dalla Chiesa stessa.
L’AUTORE
Enrico Finotti (Rovereto 1953) è presbitero dell’arcidiocesi di Trento dal 1978. Ha ottenuto la licenza in Teologia liturgica presso la Pontificia
Università della Santa Croce. Collabora con l’Ufficio Liturgico Diocesano di Trento e dirige la rivista Liturgia: culmen et fons. Ha pubblicato varie opere, tra le quali La centralità della liturgia nella storia della salvezza (2010); La liturgia romana nella sua continuità (2011); Vaticano II 50 anni dopo (2012).
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