Descrizione
ISBN : 978-88-88926-56-8
(I edizione 2009, pp. 284, € 20,00)
QUESTA MONOGRAFIA
Emanuele Severino deriva dalla scuola di Gustavo Bontadini, il quale a sua volta appartiene alla folta schiera dei pensatori italiani che si sono formati al pensiero neoidealistico di Giovanni Gentile, il cui progetto storico fu la «riforma della dialettica hegeliana». Da Hegel a Gentile, da Gentile a Bontadini, da Bontadini a Severino si svolge la vicenda della metafisica razionalistica italiana: una vicenda che si inquadra nella storia dell’idealismo. Per questo specifico motivo, il pensiero di Emanuele Severino va esaminato per il modo del tutto particolare con cui si propone nel dialogo filosofico. Questa monografia rileva infatti nella critica di Severino al senso comune e alla fede (accomunati nell’accusa di «nichilismo») l’essenza stessa della gnosi moderna, espressione dell’idealismo più radicale, il cui metodo consiste appunto nell’assumere come punto di partenza il pensiero, inteso come rappresentazione mentale e linguaggio. L’arbitrarietà di questo assunto si dimostra anche analizzando i termini stessi con i quali Severino esprime il suo pensiero: termini che sono sempre neologismi e presuppongono tesi dogmatiche prive di fondamento aletico. A questo scopo, la monografia dedica un originale e completo glossario proprio ai termini e ai concetti di Severino, con la citazione letterale delle definizioni che egli stesse ne ha dato nei suoi scritti.
L’AUTORE
Valentina Pelliccia (Subiaco 1982) insegna Applicazioni di logica aletica nell’Università Lateranense. È membro dell’Associazione internazionale “Sensus comunis” (Roma) e segretaria di redazione della rivista internazionale di filosofia Aquinas, edita dall’Università Lateranense. Nella collana “Sensus communis – Annuario di logica aletica” ha pubblicato la monografia Per una metafisica non razionalistica. Discussione su “Metafisica e senso comune”, di A. Livi (2008).
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